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Alcamo, Regolamento comunale di polizia e sicurezza urbana. Installati i cartelli

– ALCAMO, mercoledì 11 GIUGNO 2025 – L’installazione di nuovi cartelli nel centro storico di Alcamo, per indicare l’esistenza del Regolamento di polizia e sicurezza urbana. Si tratta della novità che possiamo trovare in alcuni tra i luoghi pubblici più frequentati: in piazza Ciullo nell’accesso all’atrio del Collegio dei Gesuiti e nel corso stretto, come vediamo intanto mediante queste immagini. Il regolamento, approvato e poi modificato dal consiglio comunale rispettivamente a gennaio e ad agosto dello scorso anno, contiene tra l’altro le misure da rispettare a tutela del decoro e della vivibilità di particolari luoghi non soltanto nel centro urbano di Alcamo ma anche ad Alcamo Marina, stabilisce quali sono i comportamenti vietati in luogo pubblico o aperto al pubblico, quali svariati atti vandalici compresi gli imbrattamenti, giochi di gruppo con palla o altri attrezzi che possono creare pericolo per la pubblica incolumità dei frequentatori delle aree pedonali.

Inoltre, i cartelli riportano le sanzioni amministrative pecuniarie previste a carico dei trasgressori: da un minimo di 25 a un massimo di 500 euro per chi commette le violazioni, da 100 a 300 euro nei confronti di chi viola l’ordine di allontanamento o il divieto di accesso in aree o strutture disposto dagli organi di polizia.

Il servizio video

Ad Alcamo un precedente regolamento, al riguardo, risaliva ad oltre sessant’anni addietro. Questo che vige dal 2024 prevede, almeno sulla carta, maggiori controlli, sanzioni e l’applicazione di misure quali il Daspo urbano, cioè il divieto, nei confronti di chi si rende responsabile di condotte moleste, di accedere in determinati luoghi della città per motivi di ordine pubblico.

Com’è noto, è molto ampia la gamma di infrazioni che, seppure spesso informalmente, vengono segnalate da cittadini i quali lamentano la mancata tutela dei propri diritti basilari in termini di civica convivenza, di sicurezza e di quiete pubblica. Abuso di alcolici, consumo di droghe, vergognosi abbandoni di rifiuti, danneggiamenti, rumori molesti: sono alcuni esempi di una complessiva condizione di degrado socioculturale e comportamentale che gli abitanti di certi quartieri sono costretti a subire, temendo di esporsi pubblicamente perché sostengono di non sentirsi adeguatamente tutelati dalle autorità. Anche l’uso scriteriato di biciclette e di monopattini effettuando manovre azzardate nelle aree pedonali, quando invece si rivela necessario prevenire e contrastare, applicando il nuovo Codice della strada, anche queste condotte pericolose, rientra nel ventaglio di tali irregolarità.

Adesso che si apre il periodo dei festeggiamenti in onore della Patrona Maria Santissima dei Miracoli, da parte delle autorità e in considerazione di carenze in termini di quantità di organico delle Forze dell’ordine, diventa ancor più oneroso il compito di garantire il rispetto delle regole in tal senso. Ma dovrebbe essere chiaro a tutti che l’ordine pubblico dipende, in primo luogo, dal senso civico e di responsabilità di ogni singolo cittadino, degli adulti che, assumendo comportamenti adeguati, devono rappresentare fondamentali riferimenti per i più piccoli, per i più giovani.

La tematica, in generale, presenta molte sfaccettature e fornisce spunti di discussione prestandosi talvolta a differenti interpretazioni. I quadri normativi in materia non sempre si rivelano facilmente applicabili, se si considerano infatti contesti che aprono sempre più controversi scenari, anziché favorire un’immediata e ferma applicazione di elementari regole. Ne consegue il rischio, se non già una reale constatazione attuale, di vedere trasformati la società e i luoghi pubblici in cui si esprime, in una sorta di Far West.