Da Alcamo (Sicilia) immagini, informazione, approfondimento

Alcamo, dibattito sul tempismo del sistema di allerta meteo il 10 settembre. La Protezione civile: “Ha funzionato correttamente. Nubifragio d’intensità immediata, un’emergenza improvvisa”

– ALCAMO, venerdì 12 SETTEMBRE 2025 – Gli attuali tecnologici sistemi di allerta meteo, di cui anche il Comune di Alcamo si è dotato in questi anni, sono ormai da considerare come strumenti fondamentali per comunicare con tempestività situazioni di pericolo legate a condizioni meteorologiche avverse e di rischio idrogeologico e idraulico. Che cosa è accaduto, in tal senso, durante la serata di mercoledì 10 settembre ad Alcamo, prima che la città fosse investita del violento nubifragio? Le previsioni meteo avevano già indicato, da ormai diverse ore, la possibilità di piogge abbondanti proprio sul territorio alcamese tra la sera del 10 e la nottata dell’11 settembre. Ma ci si aspettava un fenomeno così violento e con gli effetti che abbiamo registrato? “Il piano e l’ordinanza sono pubblicati – spiega il dirigente della Protezione civile comunale Ignazio Bacile (nel riquadro dell’immagine qui in alto, con al centro uno dei dispositivi elettronici per segnalare l’allerta meteo in centro storico) -. La segnalazione fa riferimento al bollettino del Dipartimento regionale della Protezione civile”.

Come evidenzia Bacile, il livello di allerta segnalato “era giallo come le luci. Il sindaco non modifica il livello di allerta – prosegue – ma la fase operativa che è passata ad “Allarme” intorno alle 23.30 e quindi le luci sono state passate a rosso lampeggiante per segnalare il pericolo costituito dalle auto trascinate. Quindi, il sistema ha fatto correttamente il suo lavoro. Non è un automatismo in tempo reale, è ovvio”, tiene comunque a precisare il dirigente.

“Stessa cosa vale per gli allertamenti telefonici – puntualizza inoltre -, che sono previsti soltanto con bollettino arancione e rosso oppure anche in ore notturne, soltanto in caso di allarme generalizzato per tutta la popolazione. Nessun sistema attuale ci fornisce dati per avvisarci di “imminenti nubifragi” da un minuto all’altro. E proprio il fenomeno che si è verificato ha avuto una intensità immediata concentrata in 35/40 minuti e poi è cessato. Anche l’avviso del Dipartimento regionale della Protezione civile è pubblicato”.

E per chiarire ulteriormente come siano state affrontate le varie fasi in questione, Bacile afferma: “Posso aggiungere che, nonostante il livello di allerta fosse giallo, la Protezione civile comunale per ulteriore precauzione ha attivato il monitoraggio dei nodi idraulici, che è la procedura prevista per il livello arancione”. E che “l’intensità immediata è dimostrata dalla sua concentrazione soltanto su una parte della città, mentre il resto del territorio, pur essendo monitorato, non ha riscontrato nessuna criticità. Infatti, quando si è verificato l’evento, tutte le forze disponibili erano già in campo dal pomeriggio. Volontari, Polizia locale e squadra di operai”. Già dal pomeriggio precedente, infatti, come fa sapere il dirigente, era scattata la fase di preallarme.

“Chiarisco inoltre – dichiara infine Ignazio Bacile – che il Coc è stato attivato ed era già operativo alle ore 23 e che la prima relazione sullo scenario dell’evento, fondamentale per attivare i soccorsi esterni, era già stata elaborata e trasmessa al Prefetto e alla Regione alle ore 3 dopo i sopralluoghi su tutti i siti vulnerati, che sono stati presidiati dai volontari e dalla Polizia locale fino al mattino. Infatti, nelle stesse ore notturne è stato svuotato con le idrovore il piazzale della scuola Pirandello”. Il dirigente, dunque, conclude ringraziando “gli operai, i volontari, i poliziotti locali e tutto il personale che si è adoperato durante un’emergenza tra le più improvvise e repentine che si siano viste”.

Arriva, nella giornata di oggi, anche una dichiarazione da parte del sindaco Domenico Surdi in riferimento alla tematica. “Il violento nubifragio del 10 settembre, che ha provocato allagamenti e disagi in diverse zone della città (secondo i dati pluviometrici, in poco tempo sono caduti circa 35 millimetri di pioggia) – conferma Surdi – è un evento che non è stato possibile prevedere”. Il sindaco, poi, sottolineando ancora i gravi danni che il Santuario della Madonna dei Miracoli ha riportato, rivolge “un ringraziamento ai volontari della comunità del Santuario e ai numerosi volontari della Protezione civile locale e della provincia di Trapani”, riferendo che “la ditta incaricata è al lavoro per rimuovere fango e detriti che si sono depositati negli spazi esterni, oltre che per mettere in sicurezza l’area antistante alla voragine venutasi a creare a causa della pioggia violenta”.

Condividi quest'articolo