– ALCAMO, giovedì 11 SETTEMBRE 2025 – I video degli utenti dei social network testimoniano anche le condizioni di pericolo in cui si è trovato chi, bloccato su un marciapiede o sulla soglia di un edificio, non ha potuto far altro che assistere da vicino alla furiosa discesa della fiumana che ha attraversato il centro storico. Il primo dato confortante, nel complessivo bilancio relativo agli effetti del nubifragio che, nella fascia oraria compresa tra le 22 e le 23 di ieri, ha messo in ginocchio il territorio alcamese, è che nessuna persona ha riportato danni.
La Protezione civile comunale, che ha attivato il Coc ed è intervenuta con la Polizia locale, ha potuto appurare che almeno quindici autovetture sono state danneggiate dall’allagamento dell’area urbana che comprende la Discesa al Santuario, via Longarico, via Masaniello, per quanto riguarda il centro storico, e nelle vie Erice e Generale Cascino. Alcuni dei suddetti veicoli sono stati, pertanto, rimossi mediante l’utilizzo del carro attrezzi. Si registrano alcuni piani terra e cantinati allagati diffusamente per un’altezza di circa 5 centimetri nel corso dei Mille, nel cortile Anime Sante e in via Giovanni Biagio Amico, mentre è stato notato un cedimento della sede stradale nella via Generale Cascino.
Come già accaduto più volte in passato, anche il Santuario di Maria Santissima dei Miracoli, situato proprio nella vallata in cui scorre l’antico torrente, si è allagato. L’interno dell’edificio religioso è stato percorso dal fango per un’altezza di circa mezzo metro, con conseguente distruzione di arredi e di impianti elettrici. Il piazzale esterno si è presentato invaso da detriti per circa 150 metri cubi. Domani, personale e mezzi del Comune e della Protezione civile interverranno, come fanno sapere, per attuare una massiccia operazione finalizzata a ripulire la zona. Inoltre, il tratto finale della via Longarico risulta scavernato.
Si è verificato anche un allagamento del piazzale interno della scuola primaria “Luigi Pirandello”, compreso tra la via Orto di Ballo e la via Veronica Lazio. Nella mattinata di oggi, si sta provvedendo a svuotare l’area per mezzo di idrovore e occorrerà, da parte dei Vigili del fuoco, la verifica dell’agibilità.
Acqua, fango, detriti e altri oggetti sono scesi tutti a valle, dalle pendici del Monte Bonifato, attraversando il centro urbano. Scenario già visto più volte, in particolare quando i primi temporali di fine estate e autunnali si scagliano sulla città di Alcamo. Un flusso diventato inarrestabile che, con violenza, ha dunque trascinato con sé, danneggiandole, anche le svariate autovetture che erano in sosta lungo la via Discesa al Santuario. Occorre ricordare che il corso delle acque ha seguito, come puntualmente avviene in queste circostanze, la linea del preesistente torrente naturale “soffocato”, nel corso dei secoli, dall’urbanizzazione.
La segnaletica luminosa di pericolo installata e funzionante nella zona, come conferma la Protezione civile comunale, poco prima che si scatenasse il nubifragio era impostata indicando l’allerta meteo gialla, ossia di criticità ordinaria, sulla base delle disposizioni del Dipartimento regionale. In ogni caso, è evidente che il grave fenomeno di maltempo di ieri sera abbia colto alla sprovvista gran parte della collettività che, sulla scorta delle previsioni meteorologiche che pure avevano indicato piogge abbondanti, forse non immaginava di dover incorrere in un’emergenza di tale portata.
Come riporta oggi il sito del Servizio informativo agrometeorologico siciliano (Sias), nell’entroterra al confine tra le province di Trapani e di Palermo, nelle ultime ventiquattr’ore il livello delle precipitazioni piovose cumulate ha superato i 42 millimetri. Il massimo delle piogge registrate, nel periodo di riferimento, in tutta la Sicilia, come si può notare osservando la seguente immagine.

Immancabile, si apre il dibattito circa la preventiva manutenzione e pulizia delle caditoie stradali e dei canali di deflusso, naturali e artificiali, delle acque meteoriche. Contrastare soltanto mediante tali accorgimenti la violenza di un diluvio, comunque, non sempre è faccenda semplice e scontata. In un territorio, peraltro, caratterizzato da un’elevata antropizzazione con abusivismo edilizio. Ma dove, comunque, sono sempre all’ordine del giorno le segnalazioni anche di disservizi, di ritardi, di problematiche in riferimento all’esecuzione di basilari interventi manutentivi di pubblico interesse. Si continua, tra l’altro, ad evidenziare le condizioni di pericolosità del torrente Canalotto, già oggetto attualmente di indagini per presunto inquinamento, e le cui acque ieri sera infatti hanno raggiunto preoccupanti livelli di altezza. Il Comune, proprio in questi giorni, dovrebbe finalmente avere materialmente a disposizione le somme relative al finanziamento ottenuto, quattro mesi fa, per mettere in sicurezza anche quest’area dove il rischio di alluvioni è elevato.
Sempre nella mattinata di oggi, Anas comunica che, per effettuare la rimozione di detriti sul piano viabile, è temporaneamente chiusa, in entrambe le direzioni, la strada statale 113 “Settentrionale Sicula” al km 339,700, a Calatafimi Segesta. “La circolazione – dichiara Anas – è momentaneamente indirizzata sulla viabilità locale. Sul posto sono intervenute le squadre Anas al fine di consentire il ripristino della normale viabilità nel più breve tempo possibile”.
Ecco, dunque, in quest’ulteriore raccolta di immagini, cominciando dall’osservazione della paurosa, lunga tempesta di fulmini vista da Alcamo Marina, gli effetti immediati di quanto accaduto nella turbolenta serata di ieri nel territorio alcamese.
Il servizio video
In questa galleria di immagini fornite dall’associazione locale di Protezione civile Fire Rescue, è possibile osservare l’allagamento con i vistosi danni nel viale Italia. A seguire, la situazione nell’area del Santuario della Madonna dei Miracoli







Nelle ultime due immagini, i vistosi danni nel tratto della via Longarico accanto al Santuario. “Secondo i dati pluviometrici – comunica in giornata l’amministrazione comunale -, in poco tempo sono caduti circa 35 millimetri di pioggia, una quantità sufficiente a mandare in tilt la rete di deflusso delle acque”.
Al riguardo, il sindaco Domenico Surdi dichiara: “Siamo intervenuti immediatamente con la Protezione civile e la Polizia municipale e le ditte sono già state incaricate per intervenire al Santuario di Maria Santissima dei Miracoli dove ci sono stati i danni maggiori, bisognerà ripulire da fango e detriti sia la chiesa che si è allagata che gli spazi esterni, pertanto l’area è inaccessibile. Per fortuna non ci sono danni a persone, ma a beni mobili ed immobili”.
In considerazione delle disagevoli e tutt’altro che sicure condizioni anche di viabilità della zona del Santuario, è stata appena emessa l’ordinanza che prevede “la chiusura al transito a tutti gli utenti della strada, di via Longarico nel tratto finale antistante il Santuario della Madonna dei Miracoli nonché l’accesso al piazzale dello stesso”, oltre che “la temporanea inibizione dell’accesso all’edificio di culto ad eccezione del personale autorizzato e/o incaricato della custodia, o delle operazioni di rimozione del fango e dei detriti, dei rilievi tecnici, del personale delle Forze dell’ordine e delle strutture operative della Protezione civile”. Sul posto ieri la Polizia municipale con 8 unità e 4 mezzi, la Protezione civile con 2 unità più 2 tecnici (geologi), una squadra di operai formata da 5 unità con 1 mezzo.