– ALCAMO, venerdì 20 GIUGNO 2025 – Le abbondanti piogge delle scorse ore hanno, evidentemente, contribuito a rendere ancor più difficile, per alcune persone che probabilmente sono arrivate da poche ore ad Alcamo, trovare adeguati luoghi in cui ripararsi. C’è, però, un problema ulteriore e di interesse pubblico che deve essere affrontato. Utenti di AlcaMondoBlog, infatti, fanno notare che il bivacco e l’utilizzo improprio di spazi pubblici, specialmente quando si tratta di beni del centro storico, non sono consentiti, come più volte ribadito nelle ordinanze comunali e come si può desumere dal vigente regolamento di polizia e sicurezza urbana, appositamente indicato con cartelli installati da pochi giorni.
Pertanto, gli utenti stessi hanno segnalato con queste immagini il formarsi di un accampamento, successivamente rimosso, ai piedi del Castello dei conti di Modica e, poi, il fatto che qualcuno abbia scelto la pavimentazione del porticato del Collegio dei Gesuiti, in piazza Ciullo, per coricarsi e stendendo panni sul corrimano della scala. Accanto, i trolley, gli zaini e i portaoggetti tipici di chi svolge l’attività di venditore ambulante. Situazioni, insomma, che chiunque si trovasse oggi a transitare nel centro storico ha potuto osservare e che, lungi dallo stigmatizzare senza appello ma riflettendo accuratamente circa l’opportunità di far valere le regole per tutti in un sistema democratico e civile, dovrebbero essere gestite meglio, proprio in queste giornate in cui culminano i festeggiamenti in onore della Patrona cittadina Maria Santissima dei Miracoli. Del resto, non è un mistero che i beni del centro storico e non soltanto, ad Alcamo siano stati più volte anche deturpati e danneggiati con svariati e anche gravi atti vandalici e che le regole sancite, da far applicare con fermezza, siano puntualmente disattese da chi ritiene di poter sempre farsene beffe. Non ci rimane altro che augurare, agli stanchi protagonisti di queste foto, di trovare presto almeno un comodo letto, e sotto un tetto adeguato, in cui potere dormire.
