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Estate 2024. Alcamo Marina, 9 settembre: il giorno della brusca sterzata climatica

“L’estate sta finendo”, cantavano Johnson e Michael Righeira (nomi d’arte del duo musicale torinese formato da Stefano Righi e Stefano Rota). Correva l’anno 1985 e, oggi, dopo trentanove anni non sarebbe inopportuno inserire questa colonna sonora nel servizio video che potete guardare e ascoltare a corredo di quest’articolo. Ma è forse sufficiente, magari anche corretto per non alterare il contesto naturale riprodotto nel filmato, limitarsi non soltanto ad ascoltare ma, quasi quasi, anche a “sentire” come se ci accarezzassero, i suoni delle onde del mare e il fresco, forte vento che soffia dal largo del Tirreno spazzando via foglie già ingiallite e facendo rotolare sulla sabbia gli oggetti più leggeri.

Un mare infuriato, dopo ore di piogge abbondanti tra la scorsa notte e la mattinata, mentre catene di alte nubi contribuiscono a rendere spettacolarmente particolare il tramonto, si abbatte, lasciando anche resti di legna bruciata e non poca plastica, sulla spiaggia di Alcamo Marina quasi deserta. Nello stesso orario di ieri in cui, diversamente, non poca gente accaldata da un torrido scirocco la frequentava ritemprandosi nelle fresche e, almeno in apparenza, pulite acque del mare antistante.

E allora, sembra proprio che quest’estate così calda e lunga, prima di congedarsi, aspettasse il momento in cui il giovane popolo delle scolaresche dovesse tornare a riempire gli zaini per presentarsi all’appello degli insegnanti. Come se l’estate, all’improvviso, se potesse parlare esclamasse: “Adesso basta distrazioni! Tutti a studiare e a lavorare, perché il tempo del mare è finito”.

Ma forse possiamo ancora attenderci un’appendice d’estate, in questo mese di settembre. I siti meteo, anche se domani probabilmente tornerà a far caldo ma non oltre i 30 gradi, ci prospettano un nuovo progressivo calo delle temperature e qualche altra pioggia, in questa settimana. Poi, vedremo.

Lo scorso anno, dopo un’estate di caldo tremendo e di incendi da triste record, l’andazzo infuocato continuò anche ad ottobre inoltrato e, in parte, a novembre.

Per oggi, se ne abbiamo voglia, anche soltanto immaginando di recarci in spiaggia mediante la visione e l’ascolto di questo filmato, possiamo tornare a provare forse almeno un po’ di sensazioni che soltanto i climatizzatori o i ventilatori, finora per tante, sicuramente troppe settimane, ci avevano procurato.

Il servizio video

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