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Continuano le leggere scosse di terremoto nel Belicino. Già undici in trentotto ore

– Venerdì 27 DICEMBRE 2024 – L’Ingv ha registrato, nove minuti dopo la mezzanotte, la decima scossa: magnitudo 2.4, ancora una volta nei pressi di Montevago nell’Agrigentino (con epicentro, infatti, localizzato a 2 chilometri a nord del paese e ad una profondità di 12 chilometri). L’undicesima è arrivata, seppur irrilevante in termini di magnitudo (1.7), appena un’ora dopo: all’una e due minuti, con epicentro situato a 2 chilometri a nord-ovest di Montevago e ad una profondità, anche in questo caso, misurata in 12 chilometri. Dunque, sembra non voler fermarsi ancora, lo sciame sismico che, dalle 11.08 di Natale e per tutta la giornata di ieri, continuando anche stanotte, ha finora interessato la Valle del Belice. Su Facebook, qualcuno scrive di aver avvertito chiaramente anche queste lievi scosse telluriche.

Sciame sismico che, più precisamente, anche se per la maggior parte si tratta di scosse percepibili soltanto dai sismografi, si sta verificando tra l’abitato di Montevago appunto e il fiume Belice che segna il confine tra le due province di Trapani e di Agrigento. Quelle di magnitudo maggiore di 2 sono state tre: la prima, registrata nel Comune di Salaparuta alle ore 11.08 di mercoledì 25 dicembre, con magnitudo 2.3, poi quella delle 15.48 di ieri nel territorio di Montevago, con magnitudo 2.7 (finora la più elevata tra le undici registrate in questi due giorni), quindi la terza a mezzanotte e nove minuti di oggi.

A una manciata di chilometri dagli epicentri finora segnalati, si trovano anche Partanna, Santa Margherita di Belice, Salaparuta e Poggioreale. Si tratta, insomma, di una zona il cui rischio sismico è già ampiamente e tristemente conosciuto. Del resto, è anche noto che neanche i più esperti al riguardo sarebbero in grado di individuare il significato dell’attuale sciame sismico, pur caratterizzato da scosse di bassa magnitudo. Potrebbe essere, secondo una malaugurata ipotesi, premonitore di un terremoto di maggiore entità, oppure una serie di fenomeni tali da non rappresentare motivo di allarme per la sicurezza della popolazione. In ogni caso, le pubbliche autorità hanno dato, in queste ore, i primi segnali per non farsi cogliere impreparati.

Il Comune di Montevago, su indicazione della Protezione civile regionale, ha pubblicato sul proprio sito istituzionale l’ordinanza di attivazione del Coc (Centro operativo comunale di Protezione civile), con le utili informazioni della campagna “Io non rischio”, in riferimento a come comportarsi proprio in caso di terremoto.

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