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Alcamo, “Urban Sunrise”. Un’associazione di Palermo curerà la street art nel quartiere Maria Ausiliatrice. Ad Alcamo Marina l’irrisolta questione degli imbrattamenti

– ALCAMO, martedì 12 AGOSTO 2025 – Sarà l’associazione “Lo Sperone 167 Ets” di Palermo ad eseguire, per conto del Comune di Alcamo, le prestazioni artistiche per la realizzazione di un museo open air di arte pubblica nel quartiere alcamese Maria Ausiliatrice. L’aggiudicazione è stata sancita in questi giorni con la determina pubblicata dalla direzione comunale 4 – Investimenti, Patrimonio e Lavori pubblici, con cui dunque l’amministrazione del sindaco Domenico Surdi sta portando avanti anche tale progetto. L’iniziativa, infatti, rientra nell’ambito complessivo dell’intervento di rigenerazione urbana denominato “Urban Sunrise”, precedentemente finanziato con 4 milioni 350 mila euro dall’Unione Europea, con fondi Next Generation a valere sul Pnrr, quadro economico che nel 2023 è stato aggiornato prevedendo in totale una disponibilità di 4 milioni 785 mila euro.

Nello specifico, si prevede una spesa di circa 235 mila euro per “realizzare un museo open air di arte pubblica – dichiara il dirigente comunale Francesco Quartana – per un importo contrattuale di 192.600 euro oltre Iva al 22 per cento (pari a 42.372 euro)”. In sintesi, si tratta di una serie di opere di street art, in particolare pitture murali artistiche, da creare nel popolare quartiere, attualmente caratterizzato da diffuse condizioni di degrado. 

Le seguenti immagini, intanto, testimoniano le condizioni in cui continua a presentarsi, ad Alcamo Marina, il sottopasso che collega, attraversando la linea ferroviaria, la via Carabinieri Falcetta e Apuzzo con la via del Golfo. Imbrattamenti anche piuttosto indecorosi, da diversi anni, danno il benvenuto anche ai turisti.

La questione, più volte già affrontata qui su AlcaMondoBlog, nei mesi scorsi è stata oggetto di discussione anche in consiglio comunale, ma senza alcun concreto esito per restituire dignità a quest’importante area di viabilità della località balneare.

Si potrebbe indire un concorso pubblico per la realizzazione di murali artistici che, ad esempio, abbiano il significato di valorizzare in modo più consono l’ambiente: raffigurazioni della spiaggia e del mare, dei panorami del Golfo di Castellammare, di luoghi pittoreschi appunto che, riprodotti in modi eleganti, anche stilizzati ma accoglienti, rendano anche meno pesante, sul piano visivo, l’infrastruttura stessa che, realizzata da ormai oltre trent’anni, ha già alimentato dibattiti nel passato.



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