– Giovedì 7 AGOSTO 2025 – Potrebbe sembrare il racconto di un film thriller, ma è un vero e proprio grave fatto di cronaca, il folle inseguimento avvenuto lungo un percorso di circa cento chilometri da Trapani fino a Monreale, e culminato con l’arresto di tre persone e la denuncia a piede libero di un minorenne. Tutti e quattro accusati di un tentato furto in abitazione in provincia di Trapani, resistenza a pubblico ufficiale, ricettazione e per il possesso di segni distintivi contraffatti. Gli inquirenti sono ancora alla ricerca di un quinto complice.
La vicenda, di cui oggi il Comando provinciale dei Carabinieri di Palermo ha dato notizia, risale a sabato scorso, quando a Misiliscemi un anziano aveva lanciato l’allarme telefonando al “112” dopo aver sorpreso cinque individui, intenti a forzare il suo appartamento. L’immediato intervento dei militari del Nucleo Investigativo del Comando provinciale di Trapani e della locale Compagnia ha consentito, in località Locogrande, di intercettare l’autovettura con a bordo i malviventi che, al fine di eludere il controllo, hanno forzato un primo posto di blocco.
Ed è iniziato, così, un inseguimento ad altissima velocità, lungo l’autostrada A29 per circa un centinaio di chilometri complessivi, con i fuggitivi che, nel disperato tentativo di seminare le forze dell’ordine, durante la fuga, hanno sfondato diversi sbarramenti e attivato delle sirene bitonali abusivamente montate sul loro veicolo. Giunti in prossimità di Alcamo, per sfuggire ad una pattuglia della locale Compagnia intervenuta in supporto, i cinque occupanti del mezzo non hanno esitato a tentare di speronare la macchina dei Carabinieri. La corsa è proseguita lungo l’asse Trapani-Balestrate fino a Monreale dove, finalmente, i militari della Compagnia di Monreale li hanno intercettati e fermati.
Tre degli occupanti, tra cui il minorenne, sono stati subito bloccati, mentre due sono riusciti a scappare a piedi. Le ricerche dei due fuggitivi, effettuate anche con il contributo dell’elicottero del 9° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Palermo, hanno consentito di rintracciarne uno, che quindi è stato individuato e fermato dai militari Nucleo Radiomobile di Palermo.
Durante la perquisizione personale e veicolare a carico degli indagati, sono stati rivenuti e sequestrati 960 euro in contanti e preziosi in oro, considerati verosimilmente provento di furto. Fondamentale è stato il coordinamento operativo tra le diverse unità intervenute dei Comandi provinciali di Trapani e Palermo, che ha permesso di interrompere, in sicurezza e senza ulteriori conseguenze, la folle corsa della macchina.
Gli arrestati sono stati condotti nel carcere Pagliarelli di Palermo in attesa della convalida, mentre il minorenne è stato affidato a una comunità per minori. Proseguono le attività di ricerca dell’ultimo uomo ancora in fuga.