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Alcamo e la crisi idrica di maggio. Turni di 6 giorni nei migliori casi, metà dell’acqua va ad Alcamo Marina

– ALCAMO, venerdì 16 MAGGIO 2025 – Una portata complessiva di 88 litri al secondo. Di questi, soltanto 10 litri al secondo da Siciliacque, mentre 78 litri al secondo arrivano dalle fonti in provincia di Palermo. La metà del totale di quest’acqua è servita alle utenze della città di Alcamo, l’altra metà va ad Alcamo Marina, dove in queste settimane è in aumento la quantità di popolazione nelle zone di villeggiatura, in particolare se si considerano gli utenti che, prima, erano forniti dall’Eas e, adesso, dal Comune. Si presenta, oggi, con questi numeri il quadro che, come possiamo apprendere dall’ufficio comunale del Servizio idrico integrato, riguarda l’approvvigionamento del prezioso liquido nel territorio alcamese.

Al termine di una settimana difficile, apertasi con la temporanea sospensione della fornitura dell’acqua sia da Cannizzaro, la cui portata, in condizioni pressoché ottimali, è di 47 litri al secondo, sia da Siciliacque da cui, fino a pochi giorni fa, arrivavano circa 18 litri al secondo. I turni di erogazione, aggiornati da alcune ore, sono pubblicati sul sito istituzionale del Comune. Adesso, il primo turno è ogni sei giorni, essendo stato oggi e nuovamente previsto per il 22 maggio. Da altre zone di Alcamo, nel frattempo, giungono segnalazioni di attese più lunghe. La situazione, infatti, è tornata ad aggravarsi a causa della recente rottura, avvenuta alla condotta idrica esterna di Dammusi, durante lavori di attuazione, come ha già dichiarato l’assessore comunale Vittorio Ferro, del progetto di manutenzione e di efficientamento idrico e idraulico dell’acquedotto di Cannizzaro.

L’esigua fornitura da parte di Siciliacque rende ancor più difficili le condizioni in cui poter affrontare, nelle prossime settimane, l’arrivo della stagione più calda. Nei quartieri più “fortunati”, finché non è avvenuta la rottura a Dammusi, i turni di erogazione erano ogni cinque giorni. Ad Alcamo, nei momenti in cui non avvengono intoppi, la fornitura idrica complessiva è di circa 118 litri al secondo e la distribuzione ogni tre giorni, complessivamente, non crea gravi disagi perché le abitazioni, in larga parte, sono dotate di recipienti per le riserve idriche.

Il servizio video

Le abbondanti piogge di ieri, intanto, come fa sapere la Regione stasera, “hanno già determinato un incremento di 3 milioni di metri cubi di acqua negli invasi siciliani destinati ad uso potabile”. La notizia arriva, infatti, dall’Autorità di bacino della presidenza della Regione siciliana, che sottolinea: “Si tratta di una stima momentanea. Il dato, infatti, è destinato a crescere nelle prossime ore, in quanto precipitazioni sono ancora in corso in diverse aree dell’Isola, e a questo si aggiungerà anche l’ulteriore apporto idrico derivante dalle traverse fluviali che convogliano l’acqua superficiale verso i bacini”.

Come indica l’Autorità di bacino, “a beneficiare maggiormente di questa fase di maltempo sono stati in particolare i bacini della diga “Mario Francese” (ex Garcia) e della Rosamarina, entrambe nel Palermitano, che hanno registrato un apporto di circa un milione di metri cubi ciascuno. Il restante milione di metri cubi – conclude – è stato distribuito tra altri nove invasi ad uso potabile presenti sul territorio regionale, ovvero: Ancipa (tra le province di Enna e Messina), Castello (Agrigento), Fanaco, Piana degli Albanesi, Piano del Leone, Poma, Prizzi e Scanzano (Palermo), Ragoleto-Dirillo (Ragusa)”. 

Infine, tornando in tema di acqua ad Alcamo, occorre fare una considerazione per quanto riguarda i continui abbandoni di rifiuti nell’area delle fontanelle pubbliche del piazzale Bottino, antistante il Serbatoio comunale. L’impianto di videosorveglianza nella zona è perfettamente funzionante. Questo e ciò che viene confermato oggi dall’ufficio Servizio idrico integrato. Pertanto, sarebbe probabilmente molto utile che, se è altrettanto confermabile che anche al piazzale Bottino il Nucleo di Polizia ambientale effettua controlli in materia, l’amministrazione del sindaco Domenico Surdi attivi una campagna di sensibilizzazione collettiva. Ciò con l’obiettivo di scoraggiare gli sporcaccioni, che non provano alcuna vergogna mentre deturpano l’ambiente, persino nei luoghi in cui si va a prelevare l’acqua potabile. In molti casi, da quando l’abbandono di rifiuti è sanzionato sul piano penale, anche una più opportuna e incisiva comunicazione istituzionale ha funzionato da deterrente, in tema di prevenzione e contrasto dei reati ambientali.