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“Bully box” a scuola: anche ad Alcamo si sceglie questo metodo per prevenire il bullismo, l’istituto Ferro promuove l’iniziativa. Il Caruso aderisce a “1nessuno100giga”

– ALCAMO, sabato 18 OTTOBRE 2025 – Non è una semplice scatola e neppure una banale cassetta postale. Si tratta di molto di più, in termini di prevenzione di una piaga comportamentale, sociale, antica, che ancora affligge innanzitutto tanti giovani, sul piano psicologico, talvolta anche fisico se si subiscono aggressioni non solo verbali da parte di altri studenti. E non soltanto tra le mura scolastiche. Già lanciata in passato, e anche da altri istituti siciliani, viene riproposta da parte dell’istituto superiore alcamese “Giuseppe Ferro” (nell’immagine qui in alto, il suo liceo scientifico che, attualmente, ospita anche le attività didattiche del liceo classico essendo in corso interventi manutentivi nella sede di quest’ultimo) l’iniziativa di tenere installata, in un’area specifica situata tra i corridoi interni, una “Bully box”: un contenitore, appunto, per la raccolta in modo riservato di segnalazioni relative a episodi di bullismo, cyberbullismo o altre forme di disagio. Ragazze e ragazzi che ne sono vittime possono trovare, in tal modo, un canale per cercare aiuto e, quindi, per non tenere tutta dentro una sofferenza che, purtroppo, spesso altri coetanei non sono in grado di comprendere fino in fondo. Troppe volte, manca anche la solidarietà da parte di quanti, sia giovanissimi che adulti, sottovalutano questo tipo di disagi o, in ogni caso, non si assumono le necessarie responsabilità di segnalarli e affrontarli adeguatamente.

“Questo strumento – spiega l’istituto Ferro in una circolare appositamente pubblicata sul proprio sito – vuole favorire una comunicazione aperta e sicura, garantendo che ogni segnalazione possa essere presa in considerazione senza timore di ritorsioni. Chiunque sia testimone o vittima di comportamenti di bullismo potrà, anche in modo anonimo (indicando solo la classe), inserire nelle scatole una segnalazione, descrivendo l’episodio o la situazione che desidera portare all’attenzione degli insegnanti e del personale scolastico. Per le stesse finalità, da quest’anno è stato predisposto un indirizzo mail, a cui si può scrivere da qualsiasi indirizzo mail per avere garantito l’anonimato”.

Nella circolare sono contenuti ulteriori dettagli circa le modalità di utilizzo di quest’utile strumento, specificando che la contestuale raccolta di eventuali segnalazioni è prevista periodicamente e analizzandole in modo riservato, “con l’obiettivo – è spiegato – di intervenire prontamente per prevenire e contrastare tali comportamenti”. La scuola, infatti, dispone di un Codice per la prevenzione e il contrasto ai fenomeni di bullismo e cyberbullismo, inserito nel Piano triennale dell’offerta formativa e pubblicato sul sito, nel quale si trovano le indicazioni e i modelli per una denuncia formale di episodi di bullismo o cyberbullismo. “I docenti dello staff e il dirigente sono a disposizione per raccogliere qualunque altro tipo di segnalazione”, conclude dunque la circolare, ribadendo che “la collaborazione di tutti è fondamentale per creare un ambiente scolastico dove ogni studente possa sentirsi rispettato e sicuro. Il bullismo – conclude – è un problema che riguarda tutti, e ciascuno di noi può fare la differenza”.

Un altro istituto di Alcamo, l’Itet “Girolamo Caruso”, intanto aderisce a “1nessuno100giga“: un progetto pilota di prevenzione del bullismo e del cyberbullismo, che prevede azioni di sistema su tutto il territorio siciliano, nell’ambito di una campagna di comunicazione promossa dalla Regione mediante il suo assessorato dell’istruzione e della formazione professionale e dall’Ufficio scolastico regionale. Il sistema raccoglie segnalazioni attraverso il numero verde 800 280 000, linea gestita da Telefono Azzurro, per fornire un servizio gratuito di ascolto e consulenza rivolto a minori e adulti per la prevenzione del bullismo e del cyberbullismo.

Non mancano, comunque, diverse modalità di approccio, da parte di altre scuole ad Alcamo e dintorni, verso questo tipo di problematiche. Ad esempio, il polo statale di istruzione superiore “Piersanti Mattarella”, attivo a Castellammare del Golfo e Alcamo ha attivo, invece, uno “Sportello Cic (Centro di informazione e consulenza)”, con gli obiettivi di “prevenire il disagio e promuovere una migliore qualità della vita – fa sapere infatti – attraverso l’offerta di uno spazio d’ascolto e di attenzione alla persona all’interno della scuola, contenere e prevenire l’abbandono e la dispersione scolastica, accogliere e sostenere gli allievi in difficoltà favorendone la crescita e l’affermazione di sé, favorire un clima solidale nell’istituto e di reciproca fiducia tra le varie componenti, promuovere la valorizzazione delle competenze individuali”.

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