– Martedì 24 GIUGNO 2025 – La Diocesi di Trapani ha comunicato che il 21 giugno scorso il vescovo di Pietro Maria Fragnelli ha firmato l’editto con il quale s’informa la comunità diocesana della richiesta del postulatore, Francesco Catozzella, di avviare la causa di beatificazione e canonizzazione di Manuel Foderà (nell’immagine qui in alto), il giovanissimo di Calatafimi Segesta deceduto a nove anni nel 2010 a causa di una grave malattia. “Si tratta di un ulteriore passaggio preliminare necessario all’avvio della fase diocesana della causa di beatificazione – spiega -. Le norme canoniche, infatti, prevedono che sia data notizia dell’intenzione di procedere con la causa di beatificazione attraverso un editto pubblico che rimanga affisso all’albo della Curia vescovile di Trapani, nelle chiese, parrocchie, conventi e istituti di vita consacrata della Diocesi”. L’editto sarà letto in tutte le messe di domenica prossima 29 giugno, solennità dei Santi Pietro e Paolo, e sarà pubblicato anche sul sito diocesano. Resterà affisso per quattro settimane.

“Invito tutti i fedeli a far pervenire alla Curia vescovile di Trapani tutte quelle notizie dalle quali si possano, in qualche modo, arguire elementi favorevoli o contrari alla fama di santità di Manuel Foderà – scrive il vescovo -. Inoltre, dovendosi raccogliere a norma delle disposizioni canoniche tutti gli scritti attribuiti al Servo di Dio, esorto quanti siano in possesso di testi (manoscritti, diari, lettere private eccetera) riconducibili a Manuel a consegnarne con debita sollecitudine una copia autenticata alla Curia vescovile di Trapani. Si potranno mettere a disposizione della causa di beatificazione e canonizzazione anche le copie di eventuali documenti fotografici, audio e video”.
La breve esistenza di Manuel Foderà, laico, nato a Salemi il 21 giugno 2001 e deceduto a Calatafimi Segesta il 20 luglio 2010, “è stata segnata per cinque anni dal mistero della sofferenza, ma pervasa – ricorda la Diocesi – dalla serenità e dalla speranza e nutrita dalla speciale amicizia con Gesù e con Maria”.
“Egli ha fatto della propria vita una «missione Luce» per avvicinare uomini e donne di ogni età a Gesù, per seminare in ogni contesto la pace del cuore e offrire la propria malattia per la conversione dei peccatori e la santificazione dei sacerdoti – si legge nell’editto -. All’età di quattro anni a Manuel viene diagnosticata un’infiltrazione massiva da neuroblastoma al IV stadio. Con il sostegno e l’esempio di fede dei suoi genitori, trova nella preghiera l’arma potente per affrontare la sofferenza della malattia: si sente un «piccolo Guerriero della Luce». Nell’ottobre 2007, dopo tanta insistenza, con grande gioia ed emozione riceve per la prima volta l’Eucaristia, da lui compresa come «una Bomba di Grazia», seguita dalla Confermazione nell’agosto 2008. Nonostante la fanciullezza Manuel coltiva la sua vita spirituale, intrattenendo dialoghi intimi con Gesù, suo Amico Speciale, spazio fecondo da cui sbocceranno molte preghiere che testimoniano la profondità del suo animo e la genuinità della sua fede. Manuel ha anche vissuto un senso di grande altruismo, animato dalla carità di Cristo, come testimoniano i numerosi gesti di attenzione nei riguardi dei suoi compagni nei ricoveri ospedalieri e degli amici”.
Il vescovo Fragnelli aveva annunciato il 29 dicembre dello scorso anno, in occasione dell’apertura diocesana del Giubileo, di voler aprire la causa diocesana di beatificazione. Il 22 febbraio di quest’anno è stato nominato il postulatore della fase diocesana: si tratta di Francesco Catozzella, docente di diritto matrimoniale canonico all’Università lateranense e avvocato della Rota Romana che a sua volta, nel mese di aprile, ha nominato come vice-postulatrice Maria Cristina Bresciani attualmente giudice esterno del Tribunale ecclesiastico sardo e avvocato del Tribunale ecclesiastico triveneto.

Preso atto del “supplex libellus” (la richiesta ufficiale di dare inizio alla causa di beatificazione) del postulatore e visto il parere positivo della Conferenza episcopale siciliana, adesso si procede con i primi atti ufficiali pubblici. L’editto è stato firmato dal vescovo nel giorno del ventiquattresimo compleanno di Manuel Foderà. Qui in alto, una foto di gruppo per il postulatore e la vice-postulatrice nel giorno della consegna alla Cancelleria vescovile del “supplex libellus” il 22 aprile. Da sinistra il vice-cancelliere vescovile don Emanuel Mancuso, il presidente dell’associazione “Manuel missione luce” Pietro Vivona, il cancelliere vescovile don Alberto Giardina, la vice-postulatrice Maria Cristina Bresciani e il postulatore della causa di beatificazione Francesco Catozzella.