– CASTELLAMMARE DEL GOLFO, giovedì 22 MAGGIO 2025 – Alla solenne cerimonia, svoltasi nella mattinata di oggi nel porto di Castellammare del Golfo, hanno preso parte numerose autorità e circa duecento studenti, oltre che la vedova e le due figlie di Giorgio Boris Giuliano, il capo della Squadra mobile di Palermo che fu ucciso dalla mafia il 21 luglio 1979. Nell’ambito del progetto “Mare di legalità”, promosso dalla Lega Navale Italiana, da oggi infatti la barca a vela “Ad astra”, lunga 12 metri, modello Beneteau Oceanis 390, porta il nome del celebre poliziotto vittima della criminalità organizzata.
Il taglio del nastro e la benedizione sono stati momenti di grande emozione: la vedova Ines Maria Leotta e le figlie, Emanuela e Selima, hanno potuto osservare dalla banchina la randa issata con l’immagine ed il nome di Giorgio Boris, che è stata salutata con entusiasmo da circa duecento studenti degli istituti comprensivi “Pascoli-Pirandello” e “Pitrè” di Castellammare del Golfo e “Bagolino” di Alcamo.
“Ad Astra”, confiscata nel 2019 alla criminalità organizzata, che la impiegava nel traffico di migranti, successivamente è stata affidata alla sezione di Castellammare del Golfo della Lega Navale, presieduta da Giuseppe Stabile, per lo svolgimento di attività di pubblico interesse in ambito culturale, sportivo, solidale, di formazione nautica e protezione ambientale. Da oggi, entra a far parte della flotta della legalità: venticinque imbarcazioni che solcano il mare con i nomi di vittime delle mafie, poliziotti come Boris Giuliano ma anche magistrati, giornalisti, sacerdoti che hanno sacrificato la propria vita in nome di ideali di giustizia, di onestà, di senso del dovere civico.
Dopo il silenzio e l’inno nazionale scandito dalla tromba di Francesco Giambrone in rappresentanza della “Banda musicale città di Castellammare”, è avvenuto il taglio del nastro tricolore da parte dei familiari e delle autorità, seguito dalla benedizione di don Giuseppe Grignano. Poi gli alunni dell’indirizzo Trasporti e logistica (ex Nautico) dell’istituto comprensivo “Piersanti Mattarella” di Castellammare del Golfo hanno lasciato il porto di Castellammare del Golfo veleggiando alla volta di Palermo, per partecipare alla Regata della legalità nella ricorrenza della strage di Capaci, salutati dai tanti studenti che, dal piazzale del porto, hanno scandito e ripetuto il nome di Boris Giuliano.
Tra le autorità presenti alla cerimonia, la presidente del Tribunale di Trapani Alessandra Camassa, il presidente dell’Associazione nazionale magistrati di Trapani Giancarlo Caruso, il Questore di Trapani Giuseppe Felice Peritore, il sindaco di Castellammare, Giuseppe Fausto, il vicesindaco di Alcamo, Alberto Donato, i presidenti dei consigli comunali di Castellammare del Golfo, Giuseppe Ancona, e di Alcamo, Saverio Messana. In rappresentanza dei vertici della Lega Navale nazionale, l’ammiraglio Luciano Magnanelli, vicepresidente, e il consigliere nazionale Beppe Tisci. Hanno partecipato anche i rappresentanti provinciali dei Carabinieri, della Guardia di finanza, della Polizia di Stato, della Capitaneria di porto, della Croce Rossa e di varie altre associazioni.
“Mio padre – ha detto Selima Giuliano, figlia del poliziotto ucciso e la quale ha preso parte a quest’evento assieme alla madre Ines Maria e alla sorella Emanuela (possiamo anche ascoltare nella seguente intervista le ulteriori dichiarazioni sia di Selima che di Emanuela Giuliano) – era un grandissimo sportivo, amava il mare e la Sicilia e sarebbe stato sicuramente molto contento di questa manifestazione di oggi rivolta ai ragazzi. Ha lavorato per sedici anni a Palermo, fino al giorno della sua morte, perché amava tantissimo questa terra. E la cosa più importante che ci ha trasmesso è l’orgoglio di essere siciliani, che non dobbiamo assolutamente perdere mai. Nonostante tutto”.
Il servizio video
Giorgio Boris (comunemente noto con il nome Boris) Giuliano, nato a Piazza Armerina in provincia di Enna il 22 ottobre 1930, non aveva quindi ancora compiuto quarantanove anni, quando fu trucidato in un agguato mafioso a Palermo, ordinato da Leoluca Bagarella. Con il suo metodo investigativo, Boris Giuliano fu tra i primi a capire le trasformazioni del mondo criminale, in atto nella Sicilia negli anni Settanta, e a cogliere i rapporti tra politica e mafia.
“La Lega navale opera per diffondere la cultura del mare e, soprattutto, per avvicinare i giovani a valori quali la solidarietà, l’accoglienza, l’inclusione, il rispetto delle regole – ha concluso l’ammiraglio Luciano Magnanelli, vicepresidente nazionale della Lega Navale -. Grazie all’iniziativa “Mare di legalità”, Ad Astra va adesso per mare in memoria di Boris Giuliano, facendo conoscere il suo esempio in favore della legalità soprattutto ai giovani, poiché la Lega Navale collabora con numerose associazioni che si occupano di diffondere il nostro messaggio di inclusione con particolare attenzione alle fasce fragili della popolazione”.
Commemorazioni del 23 maggio, evento ad Alcamo in piazza Falcone e Borsellino
Per la giornata di domani ad Alcamo, intanto, è programmato in piazza Falcone e Borsellino l’evento commemorativo della strage di Capaci, di cui ricorrerà infatti il trentatreesimo anniversario. Per ricordare ed onorare la memoria del giudice Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e degli agenti di scorta, i poliziotti Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani, il Comune annuncia che alle 10 il sindaco Domenico Surdi deporrà la corona per Giovanni Falcone e le vittime della mafia. A seguire, si svolgerà l’esecuzione dell’Inno nazionale italiano a cura degli alunni delle classi terze della scuola primaria dell’istituto “Montessori”. Circa ottanta alunni presenteranno il momento conclusivo del progetto svolto durante l’anno scolastico, dal titolo “A scuola di legalità”.
Inoltre, è prevista per martedì 27 maggio, a partire dalle 10 al Centro congressi Marconi, la premiazione dei progetti realizzati dai ragazzi delle scuole superiori che hanno partecipato al contest, promosso dal Comune, intitolato “Legalità, giustizia sociale ed integrità, un patto per le nuove generazioni”. Il concorso premia le tre migliori idee progettuali ideate dagli studenti (alcune classi terze e quarte) degli istituto “Caruso”, “Ferro” e “Mattarella-Dolci”, riguardanti varie tematiche: sostenibilità ambientale e soluzioni smart per la cittadinanza attiva, memoria e impegno civico e comunicazione educativa ed informativa, sostenibilità ambientale e innovazione sociale e cooperazione. “La commissione – fa sapere l’amministrazione Surdi -, composta da personale dipendente del Comune, dalla presidente della Consulta giovanile e dal presidente dell’Associazione Antiracket e Antiusura Alcamese, ha valutato positivamente i tre progetti, perché ognuno ha dimostrato impegno, senso di maturità e responsabilità, da parte dei giovani che hanno voluto mettersi in gioco e presentare un lavoro che tenga conto dei valori di rispetto delle regole e della legalità”.